Poetry

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domenica 24 agosto 2014

E MORTE NON AVRA' PIU' DOMINIO













And death shall have no dominion.
Dead man naked they shall be one
With the man in the wind and the west moon;
When their bones are picked clean and the clean bones gone,
They shall have stars at elbow and foot;
Though they go mad they shall be sane,
Though they sink through the sea they shall rise again;
Though lovers be lost love shall not;
And death shall have no dominion.

And death shall have no dominion.
Under the windings of the sea
They lying long shall not die windily;
Twisting on racks when sinews give way,
Strapped to a wheel, yet they shall not break;
Faith in their hands shall snap in two,
And the unicorn evils run them through;
Split all ends up they shan't crack;
And death shall have no dominion.

And death shall have no dominion.
No more may gulls cry at their ears
Or waves break loud on the seashores;
Where blew a flower may a flower no more
Lift its head to the blows of the rain;
Though they be mad and dead as nails,
Heads of the characters hammer through daisies;
Break in the sun till the sun breaks down,
And death shall have no dominion.


Dylan Thomas



E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l’uomo nel vento e la luna d’occidente;
Quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite scomparse,
Ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
Benché impazziscano saranno sani di mente,
Benché sprofondino in mare risaliranno a galla,
Benché gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;
E la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
Cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
Si spaccherà la fede in quelle mani
E l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
E la morte non avrà più dominio.

E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
Dove un fiore spuntò non potrà un fiore
Mai più sfidare i colpi della pioggia;
Ma benché pazzi e morti stecchiti,
Le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
Irromperanno al sole fino a che il sole precipiterà;
E la morte non avrà più dominio.


LA POESIA E' RECITATA DA RICHARD BURTON


NOTE BIOGRAFICHE


Dylan Marlais Thomas (Swansea, 27 ottobre 1914 – New York, 9 novembre 1953) è stato un poeta, scrittore e drammaturgo gallese.

Scrisse poesie, saggi, epistole, sceneggiature, racconti autobiografici e un dramma teatrale dal titolo Sotto il bosco di latte (Under milk wood) la cui versione radiofonica, in cui recitava l'autore stesso, vinse il Prix Italia nel 1954.

BIOGRAFIA

Dylan Thomas era il secondo figlio di David John Thomas, professore della Grammar School locale, e Florence Williams. Fin da giovanissimo mostra una notevole inclinazione per la poesia, arrivando a pubblicare le prime poesie, all'età di undici anni, nel suo giornalino di scuola.

Nel 1934 pubblica la sua prima raccolta poetica, Diciotto poesie, suscitando scalpore nei raffinati ambienti letterari londinesi. Nei suoi primi versi pubblicati, cominciano a intravedersi le tematiche che renderanno celebre la sua poesia: la morte, la natura, l'amore e il sesso visto come corruzione della carne. Di questa prima raccolta, la composizione più conosciuta è And death shall have no dominion.

Tre anni più tardi sposa la ballerina Kathleen McNamara, dalla quale ebbe tre figli.

Convinto pacifista, evitò l'arruolamento presentandosi completamente ubriaco alla visita di leva.

Nel 1940 esce Ritratto dell'artista da cucciolo, una raccolta di storie di impronta autobiografica, mentre nel 1946, esce il libro che rappresenta la sua definitiva consacrazione Death and entrances ("Morte e ingressi"). All'indiscusso valore poetico di Thomas, si accompagna però una vita di grande dissolutezza, fatta di sperperi e di alcolismo, che spinse la sua famiglia sull'orlo della povertà. Malgrado la sua dipendenza dall' alcol, la sua famiglia gli stette sempre vicino, anche quando nel 1949 andò a vivere in una barca malamente riadattata nella città gallese di Laugharne, che ispirò la località immaginaria di Llareggub in cui è ambientato il dramma Under milk wood.


Nel corso di un suo viaggio negli Stati Uniti, gli fu commissionato da Igor Stravinsky un libretto per un'opera lirica che però non vide mai la luce. Il quarto viaggio negli Stati Uniti fu anche l'ultimo: arrivò il 19 ottobre 1953 per un ciclo di conferenze sulla poesia organizzato da Malcom Brinnin. Il 5 novembre 1953, in preda ad un attacco di delirium tremens, scatenato dai diciotto whisky tracannati poco prima, fu trasportato d'urgenza al Roman Catholic Hospital. Dopo cinque giorni di coma, morì il 9 novembre 1953.


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